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Opere su tela » Oli essenziali 1 (argento) Ag
Un altro processo scaturisce, se lascio che le immagini nate dal colore mi parlino: ascolto. Una serie di figure prende vita dallo stesso colore, in quadri diversi. Varie piantine nella stessa aiuola del giardino. Le osservo, cerco di andare oltre il messaggio a cui alludono. Scruto il movimento del blu oltremare, che si articola in modi diversi da un quadro all'altro: ora si espande con grandi ali, ora si frantuma in mille pezzi; si ricompone di nuovo in un protagonismo sincero per scindersi nuovamente, evocando fratture e compattezza interiore della coscienza, in vari momenti della vita. Il filo conduttore che lega le singole opere è il divenire del gesto, che è biografia; una retrospettiva cosciente lo può svelare. Ogni elemento recita il suo monologo e, slegato dalla sua evoluzione - il rapporto con i suoi simili - mostra la sua valenza, ma non esaurisce il suo compito fino in fondo. Ed ecco nascere trittici, dittici o gruppi articolati complessi di dipinti, che hanno in comune il fatto di essere fratelli, cugini di primo grado, o comunque una qualche parentela li accomuna. Questo proliferare di impulsi, di idee, che si connette da un quadro all'altro, da un colore all'altro, è attività: è movimento interiore che si manifesta nello spazio, ma trae origine dal tempo; che giunge alla coscienza nell'atto retrospettivo, ma è già presente durante il processo. Sembra originare da un mondo invisibile, la cui sostanza è tessuta di idee, potenzialità, essenze: un mondo in divenire nello spazio della coscienza individuale. Qui incontro un'essenza: lo spazio universale risuona nello spazio individuale. Mi sento dentro e fuori nel gesto creativo - nell'oggetto della percezione e fuori di esso - nell'essenza incorporata come messaggio invisibile. Cerco di rendere visibile nella mia opera, l’essenza che percepisco nel mondo. Cerco di rendere visibile a me stessa il senso di ogni istante, di ogni gesto: richiede presenza, che è anche pro-essenza. Mi perdo, vado lontano, poi torno. Dimentico, ricordo di nuovo. Tutti i giorni occorre innaffiare la piantina: con fiducia e volontà.
Eugenia Liaci
Esposizione personale Studio QUO VADIS ? Milano, 27 ottobre 2001 |