Eugenia Liaci

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Opere su tela » Oli essenziali 2 (argento) Ag

Rocce
Rocce
 
Toro bianco
Toro bianco
 
Intuizione
Intuizione
(collezione privata)
La donna vestita di cenere
La donna vestita di cenere
 
La lapide
La lapide
 
Ferro meteorico
Ferro meteorico
(collezione privata)
Gnomi e cristalli
Gnomi e cristalli
 
Il centauro
Il centauro
(collezione privata)
Animali dormienti
Animali dormienti
(collezione privata)
Il seme
Il seme
 

All’inizio tacevano e basta, diffondendo intorno un’aura sacrale, la Testa con le sue domande complesse, non vi aveva accesso...
Oggi, a due anni dall’inizio del percorso, posso dire di aver svelato un poco il mistero degli OLI ESSENZIALI.
Gli OLI ESSENZIALI I sono circa una dozzina e hanno qualcosa in comune: l’UNITA’. Gli altri fanno parte di un ciclo successivo, più ragionato e meditato.

In questo nuovo ciclo l’unità a poco a poco si spezza. Comincia una SEPARAZIONE fra cielo e terra, fra dentro e fuori.

Appaiono figure, animali, persino rocce e piante. Dall’unità indifferenziata e silente si procede per fasi complesse e articolate, attraverso parole sussurrate e frammenti sonori, fino a piccole corali legate ancora ad un suono unitario, ma le cui molteplicità sono ormai figurate.

Si procede per separazioni e l’anelito verso unità e comunione diviene, sempre più, nostalgia e presagio.

"…In questa genesi, tutto sta ancora accadendo e io a fatica riesco a tener dietro a questa mobilità…"

Non si tratta solo di un movimento esteriore, quello che si vede tracciato sulla tela preparata a muro, si tratta di un senso del movimento –che è movimento interiore- che si sveglia plasmando.

Questa mobilità a volte non si può contenere, perché entra nell’infinita varietà delle sue manifestazioni e procede con vita propria come la linfa vitale che permea il creato, rinnovando e plasmando le sue creature nel corso delle stagioni.

Si potrebbe dire che questa forza viene dal Sole, che dà luce e forza a tutti gli esseri; ma anche la Luna vi ha parte e Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno non sono indifferenti al processo. Si potrebbe pensare a un 'orchestra cosmica in movimento…

Il fatto è che nell’Opera si ricevono tutti questi impulsi e la mano e il cuore come fedeli esecutori si affrettano a tracciare la scrittura occulta. Non c’è tempo per pensare a cosa avviene, semplicemente avviene. Avviene che i colori si separino, che se ne aggiungano di nuovi, accade che, nel plasmare i fondi preparati a muro, si affaccino tecniche nuove e nuove figurazioni.

La MOLTEPLICITA' si evolve e si moltiplica. Il flusso delle moltiplicazioni scende come un vortice potente e il "corpo" può non essere pronto al dominio di questa forza, nello spazio e nel tempo. La gestione non equilibrata della forza, ha come risultato la distruzione.

Nel silenzio notturno del laboratorio arrivano i messaggi del cielo:

la calma è la virtù interiore necessaria per accedere al processo.

"…Scopro di avere questa calma, quando lavoro, anche se a volte sono sopraffatta dalla fretta e dall’ansia della manifestazione…"

"…Il pensiero diurno mi ha spesso tratto in inganno e sono entrata nel dubbio…". E' il tema stesso della SEPARAZIONE che, interiormente, procede attraverso la dialettica del dubbio e della fede, dell’unità e della divisione, del centro e della periferia. Io e gli altri.

Il processo è quello del CONOSCI TE STESSO ma, attraverso l'Opera, il conoscere procede per congiunzioni e separazioni, unità col divino, -l’essere nostro più profondo- e separazione da esso. Unità e Molteplicità di rispecchiamenti in cui il riconoscersi può essere mera illusione.

Il cammino degli OLI ESSENZIALI è chiaramente una GENESI per la sua natura di creazione, ma è anche un’Apocalisse per la sua natura di RIVELAZIONE.

L'aspetto fondamentale dell’Opera è il riconoscimento del processo interiore, che sottende, come un filo conduttore, gli eventi di trasformazione della materia.

Io oggi sono qui, insieme a voi,
come queste opere che,
in un certo senso sono incompiute,
perché in un anno sono accadute molte cose
-una molteplicità si potrebbe dire-
e io mi sento appena all’inizio dell’Opera.

Accostatevi ad ogni OLIO ESSENZIALE come ad una manifestazione di incompiutezza.
Sfiorando con l’anima le superfici ne incontrerete la fragilità.
Contemplateli: sperimenterete la lontananza, ma un intimo ricordo si imprimerà nel vostro cuore.

Un grazie di cuore
a tutti voi che siete venuti qui
per dare manifestazione
a questo evento.

Eugenia Liaci


Esposizione personale
Studio ALFANI UNDERGROUND
Firenze, 7 dicembre 2002